domenica 8 aprile 2012

Are you ready?!

Che sto facendo?
Sta succedendo proprio a me?
E' un anno...
Ce la farò?
Riuscirò a realizzare questo sogno?

In poche parole questi sono i pensieri che mi vengono in mente mentre faccio la doccia ultimamente.
Certo, è risaputo che le persone sotto la doccia trovano modo di pensare ma io faccio dei veri e propri viaggi mentali. 
Immagino come sarà vivere dieci mesi lontano dalla mia famiglia, dalle persone a cui voglio bene, come sarà arrivare ogni giorno in una casa che dovrò imparare a sentire come la mia casa, stendermi su un letto che dovrò imparare a considerarlo comodo come il letto che mi aspetta a Reggio Calabria, parlare, ridere e scherzare con persone che dovrò imparare a conoscere, convivere con una famiglia che dovrò accettare come la mia, come una seconda famiglia. A volte penso "Sarà come essere di nuovo bambina, non saprò cosa fare, come fare una determinata cosa, non saprò parlare... ma imparerò, così come è già successo anni fa quando mamma mi insegnava a vestirmi da sola e tutta contenta andavo da papà a mostrargli come ero diventata brava. O come quando papà mi mandava a fare una commissione per lui ed io mi impegnavo a non deluderlo. Dovrò soltanto tenere duro e farmi forza".
 

Adesso che il dubbio sulla possibilità di partire è sparito l'attesa è ancora più snervante: prima non sapevo se sarei partita oppure no quindi il mio pensiero fisso era la speranza di una risposta positiva mentre adesso non faccio che pensare a cosa mi aspetta. 

I miei genitori, pur dicendo di essere contrari alla mia partenza e di avermi dato l'autorizzazione solo "per non tapparmi le ali", si vantano con tutte le persone che incontrano e tutti pongono la domanda fatidica: "E sei pronta? Pensi di riuscirci?"
Pronta? A cosa esattamente? Ancora mi devo rendere conto io stessa dell'esperienza che affronterò, non so  a cosa effettivamente sto andando incontro, come faccio a darti una risposta seria?
Sicuramente posso dire di essere contenta, o meglio, al settimo cielo per questa opportunità, posso dire di essere più che impaziente di partire, realizzare il mio sogno e scoprire un mondo nuovo, completamente diverso dal concetto di mondo che ho al momento, un mondo delimitato dai "confini" della mia piccola città.

Eppure non so dire se sia pronta o meno. Sì può essere pronti ad affrontare un qualcosa che non si conosce? Non credo.

Ma ci voglio provare. Voglio mettere in gioco tutta me stessa, voglio provare a me stessa che con buona volontà (quella che non uso per lo studio) posso fare ciò che desidero fare da quattro anni. Voglio dimostrare ai miei genitori di essere in grado di portare a termine un progetto che cambierà la mia vita, sia in bene che in male. Voglio che loro, terrorizzati dalla mia partenza, siano orgogliosi di me. Voglio che i loro, ed i miei in piccola parte, sacrifici non siano stati invano. Voglio risultare vincitrice in questa sfida. Voglio essere fiera delle mie capacità, fiera di me. 


P.S. Per chi leggerà, se mai troverà il coraggio di farlo, ho scritto tutto di getto quindi se trovate che sia il tutto senza un filo logico, non preoccupatevi... di solito scrivo meglio :P